Utilizzando diversi metodi critici, soprattutto quello psicanalitico, pur senza farne delle gabbie, l'A. sviluppa un'approfondita, impietosa e sensibile analisi del "paradosso pascoliano", rivelandoci un poeta di genio eppure costretto da una sorta di espiazione storico-sociale, più che dal suo temperamento o dal suo dramma di orfano, a ritrarsi nella solitudine, in uno stato di autosequestro. In questo percorso sono ripresi i quaderni delle lezioni universitarie tenute negli anni '50