Il personaggio di Palomar, taciturno e osservatore, adombra nel nome, tratto dall'omonimo Osservatorio astronomico californiano, il tentativo dell'A. di posare uno sguardo attento e rigoroso su aspetti della natura o della vita quotidiana che mandano "segni non verbali", lasciando affiorare, all'interno delle descrizioni formalmente oggettive interrogativi e riflessioni personali che rimandano alle possibili connessioni "cosmiche" di tali aspetti particolari. Vi è sotteso il desiderio di poter rispondere al perché di aspetti discordanti presenti nella realtà naturale e umana e a risorgenti rimandi tra il finito e l'infinito, tra la necessità e la possibilità, ma soprattutto al bisogno di armonizzare se stesso col tutto; una "saggezza" cercata mettendosi, passo passo, in un cammino nel quale, come Palomar, il protagonista "non è ancora arrivato". Questa è l'ultima opera pubblicata da Calvino in vita (1983). L'A. morirà nel 1985. - Il volume contiene una vasta e dettagliata cronologia della vita e delle opere di Calvino, curata da Mario Barenghi e Bruno Falcetto per l'edizione dei romanzi e racconti nei "Meridiani" Mondadori